APPROFONDIMENTI e NARRAZIONE

Sperimenta... Realtà

Della filosofia della Gestalt amo in particolare il concetto di “campo”.

Il campo è tutto ciò che è, la realtà, popolata da elementi presenti e passati, percepiti o nascosti, che danzano continuamente e si organizzano dando vita ad una “figura”.

La figura è una forma di un aspetto della realtà che, assumendo un significato per me, in un determinato momento, diventa consapevole.

Mi piace pensare che siamo costantemente immersi in questo flusso e che la creazione della realtà è sempre frutto di un processo che si può rinnovare magicamente, nel contatto tra me ed il mondo.

C’è un momento preciso in cui tutto ciò accade e non è mai qualcosa che si vede, è una sensazione, del tutto, che diventa reale. Una sorta di illuminazione.

Un miracolo che accade nella mente.

Migliaia di stimoli in movimento si uniscono per me, attraverso di me, per partorire un senso.

L’indifferenziato prende una forma.

L’attimo prima in cui tutto ciò accade è una sospensione, un vuoto creativo.

Respiro trattenuto, tutto sembra immobile.

Una mia amica che è una giovane stella danzante (e ancora non lo sa), mi faceva giustamente notare che questo processo evolutivo accade anche nello spazio aperto tra le generazioni.

Quando le vecchie forme mutano e le nuove non sono ancora definite, cosà accadrà?

E’ una frattura? È un abisso? Sarà l’apocalisse?

E’ un volo amica mia, intrepido, spaventoso, a volte rocambolesco.

E’ la pazienza che ci vuole nell’attesa di una nuova perfetta configurazione, fuori e dentro di noi.

Ho imparato a credere che nell’immensità del campo in cui siamo immersi, accadrà sempre ciò di cui abbiamo più bisogno e che ogni forma è la migliore possibile.

Ogni stella ha un suo preciso momento per brillare, di una luce unica ed irripetibile.

Ci vuole fede amica mia, è il processo.

Imparare a navigare in questo flusso, è l’avventura più eccitante che esista.

 

 

 

 

 

 

 

Giada BruniComment